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Emilia-Romagna

Si conclude il 15 maggio il circuito Minitennis della Uisp Bologna

Il racconto della penultima tappa, giocata ad aprile a Vignola, del percorso di sport di 135 bambini partito a novembre 2009.

Una discussione a bordo retedi Vittorio Martone


MODENA - Qualche passo verso la rete per discutere dell'assegnazione di un punto: due parole, una smorfia, un sorriso e si ricomincia. Gesti usuali tra tennisti ma che fanno sorridere quando a impersonare la parte sono bambini dai sei ai dieci anni. È questo un dettaglio della giornata del 17 aprile, quando al circolo Olimpia di Vignola, in provincia di Modena, si è svolta la penultima tappa del circuito di Minitennis organizzato dalla Lega Tennis Uisp Bologna. Una manifestazione partita il 7 novembre 2009 che nell'arco di sei mesi ha coinvolto circa 135 bambini della provincia di Bologna; un percorso di otto tappe che ha portato alla selezione di 23 piccoli finalisti che il 15 maggio, al Circolo Tennis di Crespellano, si "contenderanno" il titolo nell'appuntamento finale di questa prima manifestazione della Uisp interamente dedicata ai tennisti in erba.

Semplice la formula con cui è strutturato il torneo e con cui ogni partita viene giocata. Dopo le fasi iniziali in cui tutti i bambini hanno giocato numerosi match confrontandosi con tutti gli altri iscritti, si passa alla fase eliminatoria. Tutte le partite terminano al raggiungimento degli 11 punti; in caso di parità sul 10 a 10 non si gioca secondo la regola del vantaggio. L'accesso alla fase eliminatoria è regolato da una classifica stilata sul numero di punti realizzati e non sugli incontri vinti. Le partite sono tutte "rigorosamente" auto arbitrate.

"Tendiamo a dargli autonomia per abituarli fin da piccoli alla gestione della gara - racconta l'educatrice della Lega Tennis Uisp Bologna Valeria Muratori - e interveniamo solo in rarissimi casi. In questo modo cerchiamo quindi di accrescere il senso di responsabilità dei bambini". Sistema che, da quanto riscontrato sul campo, pare funzionare a meraviglia. "È sicuramente molto positivo - aggiunge poi Valeria - l'incontro tra tanti circoli, in un'atmosfera poco formale e priva di pressione che permette loro di avvicinarsi al meglio a questo sport".

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